ABOUT JAMIE

About Jamie: un po’ di curiosità sul musical del momento. Tutti Parlano di Jamie dal 14 Febbraio al Teatro Brancaccio e in tour

Lo spettacolo, diretto da Piero Di Blasio (che ne ha curato anche l’adattamento), mette in scena nel classico stile del Musical Theatre, un testo divertente ma anche commovente con canzoni pop e coreografie originali; uno stile fresco, giovane ed immediato che, grazie alla sua forza ed energia, riesce a travolgere il pubblico con il suo messaggio di inclusività e libertà.

Le musiche originali composte da Dan Gillespie Sells, leader della band inglese “The feeling” attiva dalla seconda metà degli anni ’90, rispecchiano il movimento pop progressive di quegli anni, miste al nuovo soft-rock, creando un’alchimia di musica e testi che catturano immediatamente il pubblico. “Puro pop britannico” come il compositore ama definire la colonna sonora di Tutti parlano di Jamie, con qualche riferimento a band della scena pop inglese anni ‘80 come i celeberrimi Frankie Goes to Hollywood.

Le coreografie di Laccio attingono da diversi generi: dal vogueging e waacking degli anni ’60/’70, con movenze glamour e femminili, alla street dance dei ghetti dai tratti più mascolini. Stili apparentemente lontani in un dialogo volto a celebrare le diversità e a comunicare qualcosa di nuovo e unico come Tutti parlano di Jamie.

Viola Produzioni, detentrice per l’Italia dei diritti dello spettacolo, per mettere in scena questo testo ha aspettato questo preciso momento storico, con un tessuto sociale pronto per poter comprendere i messaggi importanti dello spettacolo.

La produzione italiana è l’unica autorizzata dall’originale anglosassone a mettere in scena una versione dello spettacolo completamente nuova: dalle scene ai costumi, dalle coreografie alla regia, senza però intaccare l’integrità di musica e testo. 

Per l’occasione sono state messe insieme le figure artistiche più rappresentative del settore e le più adatte ad un musical come Tutti parlano di Jamie e il collaudato cast creativo delle produzioni del Teatro Brancaccio: la regia dello spettacolo è di Piero Di Blasio, già regista del musical La Piccola Bottega degli Orrori, che per primo ha creduto nel progetto; le coreografie e la supervisione artistica sono firmate da Laccio (già direttore  artistico di The  

Voice of Italy e di X Factor, e coreografo del Eurovision Song Contest 2022) che approda al musical per la prima volta, con grande successo.

La direzione musicale è del Maestro Dino Scuderi, direttore musicale di tanti musical italiani come Jesus Christ superstar, Salvatore Giuliano, La piccola bottega degli orrori oltre che compositore di musiche per il teatro e il cinema. Le scenografie sono firmate dal pluripremiato Alessandro Chiti (Rapunzel il musical, La Regina di Ghiaccio il musical, Aladin il musical geniale). I costumi sono stati affidati a Francesca Grossi, (Rapunzel il musical, La Regina di Ghiaccio il musical, Aggiungi un posto a tavola, Aladin il musical geniale, La piccola bottega degli orrori). Il disegno luci è di Emanuele Agliati, il disegno suono è di Emanuele Carlucci. 


LA GENESI – ABOUT JAMIE

Tutti parlano di Jamie il musical nasce dal documentario del 2011 della BBC Jamie: Drag Queen at 16 diretto da Jenny Popplewell dove si racconta la vera storia di Jamie Campbell, teenager cresciuto a Sheffield, piccolo paese nel Nord dell’Inghilterra che, dopo il coming out a soli 14 anni, decide a 16 di voler condividere il suo sogno di esprimere sé stesso anche indossando favolosi abiti femminili. Da qui inizia la straordinaria avventura di Jamie Campbell. La sua storia farà il giro del mondo e sarà di ispirazione per tanti ragazzi di questa generazione.

Nel febbraio del 2017 la storia di Jamie diventa il musical Everybody’s talking about Jamie che debutta a Sheffield con la regia di Jonathan Butterell per poi approdare, nel novembre dello stesso anno, all’Apollo Theatre di Londra. Da quel momento in poi è un continuo successo di pubblico e critica, con oltre 1000 recite consecutive e più di 700.000 spettatori, raccogliendo prestigiosi premi tra cui nel 2017 Critics Circle Theatre Award per Miglior Attore Emergente e nel 2018 WhatsOnStage Awards per miglior musical originale, miglior attore in un musical e miglior attrice non protagonista, oltre che numerose candidature ai Laurence Olivier Awards.

Nel 2021 il musical diventa anche un film con l’esordiente Max Harwood e il candidato premio Oscar Richard E. Grant per la regia di Jonathan Butterell distribuito da 20th Century Fox e disponibile su Amazon Prime video.

Attualmente il musical oltre che in tour in Inghilterra, è in scena a Tokyo, Seul, Sydney e Los Angeles, dove ha debuttato a gennaio 2022.

NOTE DI REGIA – ABOUT JAMIE

Jamie è stata una folgorazione. Un innamoramento non adolescenziale, ma adulto e maturo. Uno di quelli consapevoli che crescono esponenzialmente dopo il primo fuoco iniziale.

Così, da una mail mandata in una notte di Agosto del 2019, mi sono ritrovato negli uffici delle Nimax a Londra a discutere e lottare per portare Everybody’s talking about Jamie in Italia.

Non è stato tutto facile e non è stato tutto immediato, perché un “figlio” come Jamie ha bisogno di attenzioni, di fiducia, ma anche di tanta consapevolezza. Quella non è mai mancata, anzi…

Per questo siamo finalmente a teatro con la versione italiana dopo tre anni. Tre anni di fatica, di lotte, di discussioni, di amore, di rispetto e di fiducia incondizionata verso ogni anima che è entrata in contatto con il mondo Jamie.

Che cosa si vedrà di questo “travaglio”, visto che parliamo di figlio, nella regia di Jamie… beh, tutto.

Questo spettacolo non può essere una scampagnata in collina. Non può essere una serata lustrini e paillettes e poi tutti a letto dopo Carosello. Questo spettacolo è un pugno in pancia. È uno schiaffo in faccia dato da delle splendide mani con unghie curatissime e grande stile. È una coccola per il cuore che solo un tacco 15 può dare.

Scegliere il cast, renderli partecipi delle reali intenzioni di questo musical talmente moderno da fare il giro è diventare un classico, portarli ad emozionarsi con me, come è successo a me, è stato il compito più bello e difficile della mia breve carriera.

Non si può pensare di mettere in scena uno spettacolo come questo, solo muovendo le masse, o gestendo le battute, o confezionando pacchetti perfetti. Con Tutti parlano di Jamie ti devi sporcare le mani. Devi sbagliare, devi avere coraggio, devi prenderti i tuoi tempi, le tue responsabilità. Perché non si sta raccontando una storia possibile, ma una vita vera.

E quella stessa verità va rispettata e omaggiata. Ogni sera. Ad ogni sorriso. Ad ogni applauso. Jamie New ha bisogno di doveroso rispetto, incondizionato amore e una scorpacciata infinita di sorrisi.

Insieme allo scenografo Alessandro Chiti abbiamo lavorato proprio per rendere unico il nuovissimo allestimento tutto italiano. Sì, perché la nostra sarà la prima versione “no replica” tra tutte quelle in scena in questo momento.

La stretta collaborazione tra lo staff creativo italiano e quello inglese ha portato alla genesi di uno spettacolo nuovo e unico, che mantiene intatto lo spirito del successo inglese (oltre alla struttura drammaturgica e alle canzoni), ma lo arricchisce di una esperienza teatrale tutta italiana, strizzando l’occhio alla società post industriale, narrata da Ken Loach, mischiato al glamour del mondo Drag dagli anni ’70 ad oggi.

Ci sarò riuscito? Ci saremo riusciti? Non sta a me dirlo. Per il momento, però, tutti ne parlano e già solo facendolo stiamo rendendo un po’ di meritata giustizia a Jamie, un ragazzo che ha deciso di far accettare al mondo quanto sia normale la diversità, ricordandoci che ognuno a modo suo è Jamie New.
About Jamie

Piero Di Blasio

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